Monthly Archives: Dicembre 2015

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2015 Anno 8 n°5

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Nuova Direzione a “Il Ponte Nuovo”

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Ringraziando Alessandro Mazzaro, diventato collaboratore del prestigioso quotidiano “Il Mattino” ed augurandogli una luminosa carriera, vi presentiamo il nuovo, anzi la nuova direttrice.

E’ Alessandra Longo, di anni ventisette. Nata e vissuta a Pontecagnano fino all’età di tredici anni, si è poi trasferita con la famiglia a Montecorvino Pugliano, dove vive tuttora. Diplomatasi al Liceo Scientifico “Severi” di Salerno, si è successivamente dedicata alla fotografia ed alla cronaca, diventando fotoreporter del quotidiano “Metropolis”. La sua passione deriva dall’avere scoperto la forza dell’immagine, come notizia e come fonte di informazione. Alessandra Longo è una giovane piena di volontà e di interessi, aperta al futuro ed attenta al presente. E’ anche dotata del senso dell’umorismo. Accettando l’incarico alla nostra direzione, si è detta “entusiasta di poter lavorare con tanti ex giovani del 1900”. E’ la benvenuta.

Tasse di fine anno 2015

Picture18  di Ernesto Arduinoimages

Gli organi di stampa seri, dai grandi quotidiani nazionali (solo un paio) ai giornali locali più o meno piccoli (o infinitesimali come il nostro) lo avevano scritto già nel giugno scorso. Eppure in questi giorni tanti nostri concittadini sembrano cadere dalle nuvole: non sapevano niente oppure non se l’aspettavano! A furia di correre dietro ai venditori di fumo si perde di vista la realtà, la quale poi si presenta col suo carico di incombenze quotidiane. Certo c’è chi se ne frega perché se la passa bene e la parola “crisi” in questi anni non l’ha mai pronunciata riferendosi a se stesso. Ma tutti gli altri? Gli altri, quella maggioranza silenziosa e rassegnata (ma per quanto ancora?) che si trascina tra indifferenza e vergogna, sono perfettamente consapevoli che, anche prima delle ultime (dell’anno) tre belle notizie (si fa per dire) di un fisco che sa essere forte coi deboli e debole con i forti, l’ingiustizia sociale sta raggiungendo il punto di non ritorno. Stiamo parlando degli aumenti TASI e IMU (insomma le tasse sulla casa), della TARI (la spazzatura) e delle novità sulla bolletta dell’acqua.

CASA: Prima che il governo la cancelli per l’anno prossimo (tra l’altro facendo l’ennesimo favore ai più ricchi) il nostro Comune è tra quelli che hanno pensato bene di aumentare l’aliquota della TASI sulla prima casa fino al massimo possibile (il 3,3 per mille) lasciando spiazzate tante persone che a giugno hanno pagato una cosa (l’acconto, pari alla metà, della vecchia aliquota che era l’1,5 per mille) ed a dicembre hanno ricevuto l’inattesa mazzata. Sulla seconda casa invece, tra IMU e TASI, il problema non si poneva nemmeno: lì le aliquote erano già ai massimi.

SPAZZATURA: A novembre il contribuente onesto ha appena finito di pagare l’ultima delle 4 rate della TARSU (tassa sui rifiuti solidi urbani) ed ecco che gli viene comunicata (arriverà il bollettino a casa tra fine dicembre ed inizio anno, giusto per rendere più dolce il Natale) la notizia che entro gennaio dovrà versare un ulteriore conguaglio pari ad una cifra compresa tra il 10-15% di quanto già versato finora. E questo a fronte di una raccolta differenziata sempre meno efficiente, con immondizia che a volte viene bruciata anziché smaltita come prevede la legge, e con sempre più strade abbandonate all’incuria e alla sporcizia (soprattutto per colpa, bisogna dirlo, di tanti nostri concittadini piuttosto che di inadempienze da parte del Comune).

ACQUA: nella prima metà di dicembre ci è toccato pagare un conguaglio relativo al 2014 perché – questa è stata la giustificazione – la gestione del servizio idrico nel 2015 è passata dalla SIIS all’ASIS e questo nuovo gestore ha ricalcolato i nostri consumi sulla base delle letture al contatore da esso effettuate (non si fidava delle stime del precedente gestore?) nel 2015. Ma allora come si spiega che anche quegli utenti, i cui consumi non sono cambiati, si sono visti recapitare bollette aumentate di oltre il 20% rispetto all’anno prima? Forse perché laddove non cambiano le tariffe, si modificano le tasse sulle stesse ed il risultato è sempre quello di trovarsi a pagare di più.
A ciò si aggiunge la minaccia evocata dalla recente legge regionale (approvata lo scorso 16 novembre, in pochi minuti, solo dai consiglieri di maggioranza) sul riordino del servizio idrico, la quale pone le basi per la creazione di un unico gestore a livello regionale (l’EIC, Ente Idrico Campano) scavalcando così tutte le amministrazioni locali che potranno solo limitarsi ad applicare le nuove tariffe stabilite da un soggetto sul quale non potranno esercitare alcuna influenza. Secondo i Comitati per la difesa dell’acqua pubblica è il passo decisivo verso la privatizzazione del servizio. E tanti auguri di “buone feste” a tutti.